Pogando sopra il cadavere di Woodstock.
Ci sono diversi modi per impegnare 102 secondi della propria vita. Contare fino a 102, scaldare una tazza di acqua al microonde per farsi una tisana, riascoltare per la millesima volta Eruption di Van Halen, farsi un ovetto strapazzato, oppure ascoltare questo nuovo singolo dei Bobby Lees. Che è micidiale.
Come avere Siouxsie, Wendy O’Williams e Poly Styrene sedute al bancone del bar con un ghigno alcolico stampato in faccia mentre – appoggiate al muro – ci sono le Bikini Kill assieme a Nina Hagen e le Subtonix che annuiscono soddisfatte guardando un palco. E cosa c’è lì sopra? Un Ampeg con attaccato un Fender Precision senza inutili effetti, una batteria minimale, una chitarra nervosa e una voce irriverente per uno schizzo punk, nell’accezione meno vendibile del termine.
Il mito di Woodstock – la città natale della band – ha insegnato loro tutto ciò di cui non avevano bisogno per suonare, e quindi ecco qua un brano diretto, schietto, incendiario e letale che vi farà dimenticare sul gas acceso l’ovetto di cui sopra.
Spiace, ma ammettetelo a voi stessi mentre scrostate il fondo bruciato con la paglietta: stavolta ne valeva davvero la pena.