Che sia dannato il cervo, altre stelle brillano sotto il cielo di Dubino.
Gli Sprints sono una band di Dublino che a partire dal 2020 fino a oggi ha pubblicato solo una manciata di singoli, alcuni su vinile sette pollici, e 2 EP andati rapidamente sold out e oggi introvabili.
Il fatto che ancora non sia arrivato un album è abbastanza singolare vista la qualità dei loro pezzi, qualità che anche Literary Mind conferma, insieme al loro stile incisivo e diretto da navigata garage punk band.
Il mio incondizionato amore per loro è nato dal video loro singolo How Does the Story Go?, dove la cantante e autrice Karla Chubb in tutto il suo splendore, tra una birra e l’altra, ci guarda dritto negli occhi giurando su Dio che lei è l’unica stronza che lì non sta bene, non si diverte e che vorrebbe tanto tornare a casa.
Literary Mind è un ulteriore passo in avanti di una band in continua crescita: la solita energia e riff di chitarra, ma ora con una linea melodica precisa e decisamente accattivante, un testo che – insolitamente per loro – affronta il tema dell’innamoramento e dell’ondata di emozioni e insicurezza che questa nuova condizione a volte comporta.
La curiosità per cosa saranno capaci di fare e quali traguardi riusciranno a raggiungere aumenta ancora di più: gli Sprints si confermano una delle band da tenere costantemente sotto osservazione.