Una goccia di rugiada che illumina l’alba di un nuovo giorno.
Sono passati 37 anni da quando i modenesi Ataraxia hanno mosso i primi passi nella musica, e 32 dal seminale demotape di debutto Prophetia. Alfieri di punta della scena neoclassica e medievale in ambito oscuro, i Nostri, nella loro lunghissima carriera, hanno dimostrato come la linea sottile che separa l’esserci dal farci si è spesso nascosta agli occhi degli ascoltatori. Molti loro simili contemporanei infatti – spesse volte più blasonati dalla stampa dell’epoca – si sono poi persi per strada, mostrando rapidamente un’aridità di idee a tratti imbarazzante. Non loro.
Un percorso di ricerca personale, spirituale e musicale che continua ininterrottamente e non sembra aver ancora esaurito la fiamma dell’ispirazione. Questi sono gli Ataraxia oggi: musicisti navigati, validi, ispirati, presenti a se stessi, che in barba alle mode del momento continuano – come sempre – a fare ciò che sentono con risultati eccellenti.
Nevenhir è il primo assaggio del loro prossimo album, Pomegranate – The Chant of the Elementals e ci regala una formazione in grande spolvero, con arrangiamenti acustici delicati, sognanti e mai banali sopra i quali la sempre splendida voce di Francesca Nicoli dipinge paesaggi magnifici, diventando un tramite che è riconnessione con i fondamentali della natura, troppo spesso dimenticati e soppiantati dal frenetico mondo moderno. Vero nutrimento sonoro per anima e spirito.