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Soft Captain: Too Long
È tutto molto fluidamente vintage

The bright side of the yacht.

I navigatori youtubbari notturni ad cazzum si ricorderanno di quella pubblicità divertentissima proveniente dalla Scandinavia in cui dei metallari truci scoprivano il lato nascosto di un amico borchiato. Ecco, magari messa così è un eccesso, ma è lo stesso tipo di sensazione provata ascoltando questo side project di Manuel Gagneux, mastermind dei black / gospel metallers Zeal & Ardor.

Un artista che letteralmente non pone limiti alla propria creatività e che dopo incursioni nel pop (con i Birdmask) e nell’electro (con GEIZ) si lancia ora in questa nuova avventura denominata Soft Captain.

Affiancato da Flo Haas alla batteria e Samuel Tschudin al resto, l’americano con passaporto elvetico indossa una camicia hawaiana e delizia (è proprio il caso di dirlo) gli ascoltatori con un brano soft rock, o come da lui stesso definito “yacht rock”, sognante e ultramelodico, che avrebbe fatto la gioia di Chris Isaak o degli Wham più ricercati.

Il risultato doppiamente sorprendente: se da una parte infatti mai ci si sarebbe aspettati un’uscita simile da quell’anima nera di Manuel, dall’altra la qualità intrinseca del pezzo è tale per cui altro non si può fare che togliersi il cappello. Da marinaretto, ovviamente.

Soft Captain Zeal & Ardor Manuel Gagneux 

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Zeal & Ardor: Run
Zeal & Ardor: Devil Is Fine
Zeal & Ardor: Last Coat Of Paint
Zeal & Ardor: Vigil

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