La strana coppia di scoppiati.
Negli ultimi anni Iggy Pop non è mai stato fermo. Oddio, non che prima fosse ingessato sul palco… o meglio, è stato anche ingessato ma letteralmente per un volo sotto il palco, ma insomma il concetto è quello: è diventato come il prezzemolo e no, non il simpatico dinosauro di Gardaland, anche se data l’età un po’ dinosauro lo è.
Comunque… featuring un po’ di qua (Måneskin, Cage the Elephant, Lavinia Meijer) un po’ di là (Oni, Kesha, Underworld) e un album suo per niente male. Ma pare evidente che il Nostro abbia paura di annoiarsi e quindi non finisce qui. Come lui, nemmeno quell’altra vecchia volpe di Denny Elfman ha voglia di stare con le mani in mano. E allora?
Allora succede che Danny invita una serie di amici a metter mano ai brani del recente Big Mess per remixarlo e renderlo qualcosa di nuovo e fresco, e tra i compagni di giochi c’è anche Iggy che la mano la voce la mette su Kick Me.
Rispetto alla versione originale qui si suda, dentro e fuori. La viziosità abbonda come negli occhi di un vecchio gatto selvatico che, claudicante ma sicuro di sé, avanza a piccoli passi, senza fretta: sa quello che vuole e sa come ottenerlo. Il groove è schizofrenico ed è assurdo dover ammettere che l’Iguana sembra il pezzo del puzzle meno folle del brano, ma tant’è: l’inversione di ruolo rende il tutto tremendamente affascinante e godibile. Se i risultati sono questi c’è solo da sperare che i due abbiano ancora voglia di non restare a poltrire.
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