Una band, una comune, o forse solo il formidabile raduno dei fantasmi di Zach.
I canadesi Crack Cloud sono un progetto davvero singolare, un collettivo di artisti che è anche una comune nella quale ci si confronta e si crea insieme, anche se a guardare bene musicalmente trovano l’elemento catalizzante nella figura di Zach Choy che firma praticamente tutti i brani.
Il loro primo vero album Pain Olympics, uscito nel 2020, li aveva messi in ottima luce grazie al sound articolato e ricercato, ma anche, sotto certi aspetti, ruvido, anarchico e concettualmente punk.
Touch Baby invece appare meno spigoloso dei brani ascoltati in passato: una specie di alternative pop con una sezione ritmica entusiasmante fin dall’inizio che poi si trasforma in qualcosa di selvaggio, incontrollato e folle.
Zach Choy ha un passato burrascoso, nonostante la giovanissima età, ma sembra ormai aver appreso e metabolizzato l’eredità del padre, morto giovanissimo a causa di una brutta malattia. Danny Choy (questo era il suo nome) ha infatti lasciato una serie di registrazioni audio, che in parte saranno riportate nel nuovo album in uscita.
In una di queste recita «music is an excellent way to let your anger out, put it all on your paper» e sembra proprio che Zach la stia prendendo alla lettera, mettendocela tutta per veicolare e concentrare la propria rabbia nella musica.
I suoi Crack Cloud finalmente stanno tornando, siete sicuri di essere pronti?