Diavoli che leccano gelati al whisky.
Nonostante le ultime uscite discografiche siano ben lontane dal poter essere definite “brutte”, bisogna ammetterlo: i Bad Seeds ci mancano. Quelli sudaticci, odoranti di alcool e droghe, sempre con lo sguardo tra il triste e l’imbronciato, con quelle ballate acide e decadenti che fanno tanto male (o bene a seconda dei punti di vista) al cuore.
Ecco, immaginateli fronteggiati non da Nick Cave ma dal Danzig più ispirato, e avrete in mano la prima, splendida parte di questa Beyond the Pale dei Gutter Demons.
Ma solo quella. Perché a un certo punto i Nostri cambiano marcia e si trasformano nella versione psychobilly dei Samhain, alzando il ritmo, la temperatura, l’intensità e la polvere del club semiabbandonato, stipato di gente improbabile, che balla dimenandosi e digrignando i denti sotto il palco, con una Marlboro in una mano e un whisky di qualità discutibile nell’altra.
Probabilmente dire che il tutto puzza di Cramps con il devilock è poco elegante nei confronti dei GD, ma rende benissimo l’idea.
Sfrontata, selvaggia, sangue sudore e lacrime, potrebbe diventare una delle canzoni nuove più vecchie e fighe dell’estate, pronta da usare contro il vicino che – già lo si sa – sparerà quella feccia di reggaeton mentre sculetta con i pantaloni di lino bianchi modello acqua alta in casa. Rispondete con Beyond the Pale a palla ed eliminatelo.