Cassa in quattro e pedalare!
Nati ai bordi di periferia, come degli Eros qualsiasi, gli Editors proseguono inossidabili nel loro cammino di band meravigliosamente derivativa: ma, come già detto tante volte da tanti altri, l’originalità assoluta non solo è molto difficile da trovare, ma è pure un po’ noiosa e sopravvalutata.
Ed è importante smarcare questo punto, sia per anticipare i soliti detrattori che li vogliono inchiodare a un paio di decenni precedenti a quelli di effettiva appartenenza («oh come si sente la new wave inglese degli Ottanta» – sì, beh, e allora?) sia per andare oltre, e occuparci delle canzoni (siamo qui apposta, se non mi sbaglio).
Ora, del prossimo album – EBM, esce a settembre – sono da poco usciti due singoli (Heart Attack e questo Karma Climb): entrambi molto godibili, nervosi, pulsanti, ruffiani ma non troppo (siano i Coldplay e la loro pessima fine un monito perenne agli eccessi di ruffianaggine), ballabili ma non troppo (che cominciamo ad avere una certa), in cui la voce bassa e calda di Tom Smith e il basso in primo piano di Russell Leetch vi muovono le corde di dentro, e la cassa in quattro di Edward Lay tutto il resto.
In tempi turbolenti e incerti come quelli che viviamo, la garanzia di buoni singoli come Karma Climb non è poco. E se anzi vi piace il genere, ricordate che quest’anno hanno messo il naso fuori di casa anche Interpol e Bloc Party.
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