Caramelle psicopop, da consumare in due, senza paura della carie.
Non è da tutti, l’arte del duetto. Trattandosi di un’arte, ha delle regole, benché piuttosto fluide e modellabili a seconda del momento e dei contesti. Ed è qualcosa che rischia di andare perduto nel mare magnum dei “Tizio (feat. Caio)” che, in fin dei conti, sono spesso manovre opportunistiche e specchietti per le allodole. Come ci hanno ricordato anni fa i Primal Scream, almeno attitudinalmente Lee Hazlewood e Nancy Sinatra rimangono un fulgido esempio cui guardare. Qualcuno, nel frattempo, ha preso nota.
Già nei canadesi Broken Social Scene, smarritisi per strada dopo una favolosa prima metà di carriera, Sam Jr. ci fa accomodare nel suo omonimo album solista come meglio non potrebbe: avvalendosi della preziosa collaborazione di Dave Fridmann, recapita una caramella psych pop speziata di shoegaze, confezionata con ingredienti genuini e nessun colorante fuorilegge. Sweet Face è il genere di canzone che vorresti sentire su tutte le radio a ogni ora, quella che coinvolge subito e invece di stancare cresce con gli ascolti.
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Tess Parks & Anton Newcombe: Please Never Die
Lo senti forte e chiaro che dietro c’è dell’abile artigianato, ma soprattutto idee e passione. Sul solido telaio fornito da scrittura e arrangiamento, Tess Parks ci mette l’ombrosa, rauca sensualità da chanteuse moderna che annovera tra gli amici Anton Newcombe, poi nasconde la dolcezza dentro una scorza ruvida e ti manda bacini mentre monta in sella a una Harley-Davidson. Un colpo di tacco e si parte: chitarre iridescenti, agili ma allo stesso tempo robuste, torpido passo medio e un’ebrezza stralunata avvolgono la melodia. Sinuosa e scintillante, Sweet Face ti scivola nella testa passando attraverso traiettorie gassose e tangenti distorte. Non è da tutti, appunto.
Sam Jr. ft. Tess Parks Sam Jr. Tess Parks Broken Social Scene