New Music

Una volta alla settimana compiliamo una playlist di tracce che (secondo noi) vale davvero la pena sentire, scelte tra tutte le novità in uscita.

Tracce

... Tutte le tracce che abbiamo recensito dal 2016 ad oggi. Buon ascolto.

Storie

A volte è necessario approfondire. Per capire da dove arriva la musica di oggi, e ipotizzare dove andrà. Per scoprire classici lasciati indietro, per vedere cosa c’è dietro fenomeni popolarissimi o che nessuno ha mai calcolato più di tanto. Queste sono le storie di HVSR.

Autori

Chi siamo

Cerca...

Papercuts: I Want My Jacket Back
Con il sole in fronte, anche se non si vede

Papercuts
I Want My Jacket Back

Ridateci la giacca. E i nostri vent’anni.

Si resta sempre colpiti da come certi sottogeneri siano nati sotto forma di culto e abbiano pian piano conquistato uno spazio sempre maggiore. Caso lampante lo shoegaze, fenomeno in origine limitato alla sola Inghilterra e successivamente trasformatosi in un esperanto sonoro assai popolare pressoché ovunque, soprattutto in America. Pur con un’esposizione mediatica un filo più ridotta, l’annotazione vale anche per quel pop chitarristico dolcemente naïf “made in UK” che passa sotto il nome di C86, il cui testimone è stato raccolto oltreoceano dalla Slumberland.

Attiva già a fine anni Ottanta, l’etichetta ha funzionato da anello di congiunzione generazionale ospitando tra gli altri Velocity Girl, 14 Iced Bears, Black Tambourine, The Pains of Being Pure at Heart. All’elenco si è aggiunto nel 2018 Jason Quever, artigiano di talento che da più di tre lustri offre delizie psych pop con l’alias Papercuts. Saporito antipasto dell’album Past Life Regression, previsto in uscita il 1° aprile, I Want My Jacket Back è infatti un perfetto babà indie pop dal retrogusto folk. Costruita su arpeggi e impasti vocali byrdsiani, melodia circolare di sognanti, melanconici “la-la-la” e la classica scorrevolezza scambiata da troppi per elementarità, è una scintillante filastrocca che diresti provenire dal 1965, dal 1986 o dall’eterno presente in cui siamo immersi.

Roba che entra in testa nel giro di un ascolto e illumina la giornata come un sorriso scoccato all’improvviso dalla ragazza della porta accanto. Della quale siamo ovviamente innamorati e nondimeno troppo timidi per dichiararci. Che sia infine giunto il momento di farlo? Aiutaci tu, Jason, e ti restituiremo la giacca.  

Papercuts Jason Quever 

Vuoi continuare a leggere? Iscriviti, è gratis!

Vogliamo costruire una comunità di lettori appassionati di musica, e l’email è un buon mezzo per tenerci in contatto. Non ti preoccupare: non ne abuseremo nè la cederemo a terzi.

Nelle ultime 24 ore si sono iscritte 1 persone!