Se raschi il fondo del barile trovi roba placcata d’oro.
Tra le altre cose, la dopamina è responsabile del sistema di ricompensa che è la radice dell’adattamento, e viene rilasciata in parti del nostro cervello a mo’ di premio per il sistema nervoso quando scopriamo cose piacevoli, come il mangiare quello che ci piace, parlare con una persona cara o ascoltare della musica che fa per noi. Il suddetto processo, ovviamente, spinge il nostro cervello a voler ripetere le stesse esperienze. Spesso però il meccanismo funziona anche quando certe cose non sono davvero utili (come per esempio abbassare il volume della radio mentre si cerca parcheggio: sappiamo benissimo che dipende dal caso eppure lo si fa perché ci fa sentire sul pezzo) e addirittura dannose (alcool, droghe, abuso di farmaci o relazioni ormai tossiche). Eppure è uno dei fondamenti del nostro essere, con tutti i contro e i pro del caso.
È forse anche per questo che l’idea di un nuovo album dei Sonic Youth accende i neuroni elettrizzandoli, e poco importa se in realtà si tratta di fondi di barile: ne vogliamo ancora.
In & Out è stata registrata nel 2010 a Pomona, in California, al Fox Theatre durante un soundcheck da Steve Shelley e Kim Gordon, base a cui sono state sovraincise altre chitarre in studio da Thurston Moore e Lee Ranaldo ed è a tutti gli effetti un’improvvisazione della gioventù sonica. Pubblicata ufficialmente in un box set limitato a 1000 copie nel 2011 (Not the Space You Know, but Between Them) viene qui ripescata e resa finalmente pubblica in una nuova raccolta in uscita a marzo, per tutti i nostalgici della band. Scarti? Probabilmente sì, ma alla dopamina non importa e, se si è amato visceralmente tutto quel modo di fare musica, non schiacciare continuamente il tasto PLAY diventa praticamente impossibile.
Perché In & Out ha tutte le caratteristiche ipnotiche e sperimentali dei Sonic Youth, perché il mantra che si avvita su un solo accordo circondato da milioni di intarsi sonori è ipnotico e suadente come solo loro sapevano fare, perché cose così mancano. Terribilmente.
Perché se la musica è il nutrimento dell’anima, la dopamina fa il suo sporco lavoro e ci rimanda sempre e comunque dove la soddisfazione è stata sempre assicurata. Quando i tuoi “scarti” valgono più di milioni di uscite nuove, vuol dire che eri davvero su un altro livello: uno dei gruppi più importanti che siano mai apparsi sulla faccia della terra.
Sonic Youth Kim Gordon Thurston Moore Lee Ranaldo
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