Sporchi, viziosi e pericolosi: rock’n’roll come dovrebbe essere, insomma.
Ci sono degli ingredienti che da soli riescono a esaltare qualsiasi piatto senza snaturarlo o prendere il sopravvento.
Per esempio, la paprika: sorella illegittima del peperoncino, a differenza del fratello non copre i sapori delle portate con la sua piccantezza, ma ne esalta – se usata con sapienza – le caratteristiche intrinseche.
Analogamente, la figura del produttore è quella che può far venire fuori il meglio da una band in studio oppure farla somigliare, magari egregiamente, a tutte le altre per le quali ha mosso i cursori (tipo Desmond Child, per capirci).
Bene, su questo nuovo album dei The Cutthroat Brothers il banco regia è occupato da Jack Endino. Non ci sarebbe altro da aggiungere se non che stavolta Jason Cutthroat e Donny Paycheck sono affiancati da un certo Mike Watt (Minutemen, Stooges), uno che mica gliela si deve insegnare, insomma.
Il risultato, manco a dirlo, è deflagrante. Basta ascoltare il singolo, Bad Candy Girl, per capire quanto i nostri siano immersi fino ai capelli in una vasca modello Trainspotting zeppa di Cramps, Gun Club e (ma guarda un po’ il caso) Stooges: due minuti e mezzo sporchi e viziosi, tra sguardi etilici buttati a giarrettiere smagliate in un club troppo poco affollato, dove, dietro il bancone che puzza di bourbon stantio, campeggia un poster scarabocchiato a mano con scritto “A morte gli hipster!”.
Roba che un cucciolo ribelle made in talent correrebbe subito a farsi il segno della croce.
Probabilmente il miglior pezzo rock’n’roll di questo fine 2021.
The Cutthroat Brothers feat. Mike Watt The Cutthroat Brothers Mike Watt Cramps Stooges