Forse in questo periodo dovremmo ascoltare canzoni che abbracciano.
Ha un effetto strano, spiazzante, un brano così. I Kissin’ Dynamite paciosi, sdolcinati oltre ogni livello di guardia, scrivono una canzone allo scopo di buttare le braccia al collo di tutti quanti. In un momento in cui il mondo è diviso dalle mascherine, la distanza di sicurezza e persino dai vaccini, la musica potrebbe usare la ricetta natalizia non per ricordare ai consumatori che è Natale, ma agli uomini di essere ognuno – nessuno escluso – degni di una vita migliore di questa.
Good Life non è un pezzo semplice da fare. Non si sa bene se abbiano deciso di scriverlo a tavolino o se magari sia venuto fuori così. Non si sa se in questo secondo caso, sia stata la musica a ispirare le parole incoraggianti o il contrario. Di sicuro da qualche parte deve essere sgorgata questa combinazione di amore e fratellanza in quattro quarti, da fare invidia agli Stryper.
E nonostante le resistenze iniziali di un orecchio che ne ha già sentite tante di canzoni ruffiane, Good Life si infiltra da tutte le parti e riempie il petto come un serbatoio rimasto troppo a lungo in secca. Finché ci sarà musica, non è lecito perdere la speranza: né riguardo al rock, né su un futuro migliore.