Quando l’angelo azzurro non ha le ali il cielo diventa più blu.
Voi non conoscete James Strange e lui non conosce voi. E fin qui non ci piove. Forse non è il vostro tipo, magari – a dispetto del nome – non è nemmeno un soggetto particolarmente strano, ma di certo sa come gira il mondo e come scrivere delle gran belle canzoni.
È anche uno che guarda poco alle raccomandazioni: nonostante sia il compagno di vita della deathrocker Darlin Grave degli All Gone Dead, lui fa tutt’altro, e anche molto bene.
Il suo album, Strange Rituals, è un piccolo gioiello zeppo di sfumature che infila una serie di brani semplici – ma terribilmente catchy – da fare invidia ai logaritmi bipedi sempre in cerca della canzone orecchiabile.
L.A. Baby ad esempio è una sferzante e marpiona canzoncina pop rock, di quelle che avrebbero guadagnato la heavy rotation su MTV a metà anni ‘90, priva però della pomposità artificiale tipica di quegli anni, che viene qui sostituita da un genuino approccio ruspante a cavallo tra il Paisley Underground e l’indie a stelle e strisce del Sud.
Ci vorrebbe magari un video di quelli un po’ così, con una bella losangelina che passeggia strafottente in una giornata di sole sul Sunset Boulevard. Dopotutto, a pensarci bene, il soggetto già c’è.