Ballare non è mai stato così disturbante.
Si erano perse le tracce di Arca, artista poliedrica venezuelana che nel suo curriculum può già vantare collaborazioni con Lady Gaga e Ariana Grande, oltre a una serie di lavori dove ha regalato nuova linfa alla dance più nobile.
Torna oggi con un film-concerto e soprattutto con un singolo, Incendio, co-prodotto assieme a Mark Luva (aka Omar), dove a farla da padrone è un assalto sonico e ritmico che strizza l’occhio a un certo industrial più affabile, tra percussioni acide e bassi iperdistorti. Il pezzo stupisce per la violenza nichilista scomposta e riassemblata in un patchwork sonoro denso e zeppo di schizzi, un Pollock in musica che lascia letteralmente annichiliti dove la voce sgraziatamente sensuale e rappata di Arca è l’unica ancora a cui aggrapparsi.
Il dubbio è: sarà una salvezza o si rivelerà il peso che ci trascinerà inesorabilmente negli abissi più profondi del nostro essere? Questo gioco di contrasti è la parte più affascinante di un brano che svela strati nuovi ad ogni ascolto, riuscendo a convincere e incuriosire oltre che a far battere nervosamente il piedino.
I ricavati del singolo saranno devoluti all’associazione Casa Rifugio Marcella, che si occupa di trans e non binari vittime di violenza e discriminazione. Un motivo in più per sostenere una delle artiste più interessanti degli ultimi anni.