La nuova, perfetta luce di un sole a wattaggio ridotto.
Patrick Walker siede di diritto in quella sala d’aspetto in cui giacciono i cantautori dimenticati dai grandi riflettori. Mente e braccio del progetto doom dei Warning – riesumato recentemente in qualche Roadburn Festival –, il mastermind britannico si è pian piano dato al songwriting puramente semi-acustico, con il secondo disco a nome 40 Watt Sun.
Incantevoli sono le premesse di questo singolo – anticipo del nuovo album, Perfect Light, in uscita il 21 gennaio 2022 –, che già dimostra come queste tonalità siano le perfette prosecutrici dell’ottimo lavoro del 2016 – pure quello, passato ingiustamente in sordina –, Wider than the Sky, contraddistinto da pezzi lunghi, ripetitivi, pieni di una malinconia che brillava come un diamante.
The Spaces in Between scorre morbida e suadente, la voce di Walker è di un calore disarmante, di un’umanità condannata a una stanza illuminata solo da un lume di candela. Un Nick Drake che del doom ha conservato la forza espressiva ma non quella sonora, contemplando un minimalismo che guadagna forza e impatto giro dopo giro. Un pianoforte, infine, delicato e prezioso, che arricchisce gli arpeggi portanti, suggestionati da spazzole e dinamiche altrettanto delicate.
Il testo, come di consueto, brilla di luce propria e – pur senza peculiari e sostanziali diversità da tutta quella miriade di inquieti romantici che cantano l’abbandono e i suoi derivati – fa davvero fatica a risultare scontato o impersonale. «I dare not now return for the roar of memories / Or to see how slight a trace we left of our lives / In another time, in another place / You are standing there / Above me / My head in your hands».
Le carte si fanno ancora affascinanti e speriamo che la prossima luce sia davvero perfetta come sembra, seppure a risparmio energetico.