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Una volta alla settimana compiliamo una playlist di tracce che (secondo noi) vale davvero la pena sentire, scelte tra tutte le novità in uscita.

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A volte è necessario approfondire. Per capire da dove arriva la musica di oggi, e ipotizzare dove andrà. Per scoprire classici lasciati indietro, per vedere cosa c’è dietro fenomeni popolarissimi o che nessuno ha mai calcolato più di tanto. Queste sono le storie di HVSR.

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Violent Idols (feat. Chad Gray): Loser
Antisocial distance

Violent Idols (feat. Chad Gray)
Loser

Nati per perdere: non è mai troppo tardi per capirlo.

Quando nel 1994 uscì Loser di Beck la gente spalancò gli occhi. Dentro quella cantilena apparentemente fatta in casa c’era tutto: la disillusione dell’essere adolescente (negli anni dove il grunge sembrava aver già perso l’urgenza comunicativa e i Bush venivano considerati ribelli) e il ciondolarsi allampanato vivendo il no future paventato tre lustri prima dai Sex Pistols davano la possibilità di giocare al buttarsi via con stile. Almeno a livello superficiale: il cool di non essere cool pur sapendo che si appariva cool.

Ma era un’illusione: Beck aveva molti altri assi nella manica e li avrebbe mostrati al mondo di lì a poco, togliendosi il costume e mostrandosi per ciò che era realmente.

Fast forward – Quando i Mudvayne dopo la classica gavetta sono arrivati al debutto nel 2000, lo hanno fatto saltando sul carrozzone agonizzante del nu metal impersonificandone ogni clichés ed elevandolo all’ennesima potenza. Tipo i Manowar con l’heavy metal. Sembravano pronti a mangiarsi il mondo, ma anche qui fu un’illusione: il tutto è durato una manciata di hit, dopodiché se ne sono perse le tracce.

Trovarsi di fronte a una cover del singolo di punta di Mellow Gold fatta proprio dal loro cantante assieme ai Violent Idols fa sorridere, ma per i motivi sbagliati. Nella riproposizione assolutamente gratuita e sopra le righe del classico indie troviamo infatti la disillusione di chi negli “anta” c’è entrato da un po’ e deve fare i conti con la realtà dei fatti: il mondo non è stato conquistato, nella migliore delle ipotesi si passerà alla storia per un paio di singoli citati nei trafiletti minori delle enciclopedie settoriali del rock anni Duemila, e il futuro – se tutto va bene – sarà un barcamenarsi tra qualche reunion di dubbio gusto e diversi concerti poco affollati da over quarantenni che non riescono a staccarsi dalla loro adolescenza.

Avete presente Mickey Rourke in The Wrestler? Appunto.

Ecco che allora la figura del loser rappresentata da Chad Grey qui raggiunge un livello diverso, meno bohémien e più dolorosamente reale, ma sputato in faccia con tutta l’irriverenza che rimane a un vecchio gatto ferito nel corpo e nell’anima che ancora non si arrende all’evidenza. Un finto divertissement che è un vero proclama durissimo, a testa bassa e al diavolo tutto. Perché a una certa, o la si prende con filosofia o è finita.

Violent Idols (feat. Chad Gray) Violent Idols Chad Gray Mudwayne 

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