Il ritorno di un pezzo del quadrato di San Francisco.
I Chrome sono una delle band più influenti del ventesimo secolo. I Chrome non sono nemmeno una band in senso stretto. I Chrome esistono dal 1975 ma ogni album sembra ancora futuristico. I Chrome e il mondo hanno perduto il fondarore Damon Edge 26 anni fa. I Chrome attuali non sono una cover band, dato che sono capitanati da Helios Creed, in formazione dal 1976, affiancato qui dal redivivo Hilary “Stench” Haines, bassista nel periodo classico anni ‘80. I Chrome sorpassano il concetto di coolness rasentando il kitsch ma rimanendo comunque maledettamente credibili anche quando cantano roba come Anorexic Sacrifice. I Chrome dovrebbero ricevere la nomination per la Rock’n’Roll Hall of Fame solo per il gusto di andarci e bruciare tutto. I Chrome avrebbero il diritto di pretendere royalties ogni volta che un gruppo rock industrial suona la prima nota di qualsiasi canzone in qualsiasi momento.
Anche dai gruppi alternative. E da quelli noise. E indie. E post-punk. E tutti gli altri.
I Chrome possono permettersi di tributare Lemmy con un pezzo come questo che se suonato da altri sembrerebbe un semplice plagio, fatto da loro è puro genio iconoclasta. I Chrome riceverebbero anche pacche sulle spalle da un ghignante Kilminster se fosse ancora qui, che in segno di complice riconoscimento – anche solo per il testo nonsense – offrirebbe loro una riga di speed. Loro ovviamente ne chiederebbero due.
I Chrome sono la band seminale più sottovalutata della storia al punto tale che nessuno li cita nelle liste delle band sottovalutate. A loro comunque non frega nulla. Né delle liste né delle altre band.
I Chrome sono come una rarissima forma di dipendenza. Prenderla è difficile, ma se capita non te ne liberi più. I Chrome sono tornati con un album stellare che suona maledettamente come loro e nient’altro.
I Chrome non sono per tutti. Ma se non li conoscete e la curiosità è il motore della vostra vita, lasciatevi ammaliare usando H of Spades come porta d’ingresso: ad attendervi troverete 46 anni di musica eccellente da riscoprire.
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