L’urgenza di guardarsi intorno per fare i conti con il tempo che passa.
Proprio come ha fatto recentemente Bruce Springsteen in Letter to You, anche per Billy Bragg è arrivato il momento di ricordare le persone conosciute in vita che pian piano stanno scomparendo.
Vero che il battagliero punk rocker armato di sola chitarra acustica è più giovane del Boss, ma nonostante questo conquista e commuove sentirlo cantare a cuore aperto mentre riflette sul tempo che, inevitabilmente, passa – anche per colui che una quarantina di anni fa circa cantava di una nuova Inghilterra con la furia e l’impeto tipico che solo il punk inglese riusciva ad avere in quel periodo storico.
A giudicare dalle altre canzoni finora sentite, oltre a questa Pass It On – la movimentata Ten Mysterious Photos That Can’t Be Explained e la splendida I Will Be Your Shield, tratte dal suo imminente The Million Things That Never Happened – c’è da aspettarsi un album dalle forti tinte malinconiche, riflessivo e intimista. Non è affatto un male, perché gli artisti che evolvono e riescono a specchiarsi nelle loro opere nonostante l’età che avanza (e soprattutto a non fare assomigliare il processo a una semplice, trita autocelebrazione) sono indubbiamente i migliori, nonché quelli che vanno seguiti con più interesse dato che probabilmente hanno ancora qualcosa da dire.
Per tutto il resto ci sono gli AC/DC, dopotutto.