Cosa resterà di quei gotici anni Ottanta?
Giusto due anni fa una band di Portland – che rispondeva al nome di Idle Hands – ha entusiasmato gli ascoltatori con lo squisito Mana, uno dei migliori album di debutto del 2019, caratterizzato da un’abile miscela di heavy metal melodico ed elegante rock gotico, molto Eighties. Un po’ Sister of Mercy e un po’ Spinal Tap: un’accoppiata vincente per pipistrelli romantici e nostalgici.
Dopo un 2020 che ha visto la band cambiare nome per evitare problemi legali, il moniker è diventato Unto Others e un bel deal è stato firmato con Roadrunner Records. Attendevamo giusto il singolone nuovo e quindi magno cum gaudio annunciamo che When Will Gods Work Be Done conferma le premesse che i ragazzotti dell’Oregon avevano messo sul piatto.
Gabriel Franco (un nuovo Chuck Billy, praticamente) è ancora il gigante buono che ci si aspettava di sentire, il riff metallozzo si appoggia al groove di basso e batteria goth rock di sempre e chiese, chiodi e bianco e nero sacrale sistemano perfettamente l’immaginario come si richiede a dei neri purosangue. Quelli metallizzato, s’intende. Non tanto quelli tutti Cure e Joy Division.
Strano è che le vecchie cose, i vecchi giri e i vecchi look siano ancora i migliori. Eppure il citazionismo è la base del postmoderno, ci insegnano i Tarantino di turno e altra bella gente. E poi, sotto sotto, gli anni ‘80 sono sempre piaciuti a tutti. A noi, almeno, continuano a piacere molto.