39 anni e non sentirli: i ranger della notte pattugliano i nostri sogni americani.
C’è poco da fare, i Night Ranger possiedono la misura. Sono tornati, scegliendo una location abbastanza marinaresca, perché in fondo hanno sempre avuto i Beach Boys come spiriti guida, ma senza assumere posture virili fuori stagione. Sono splendidi rocker che non nascondono di dover usare il viagra per farselo tornare duro, ma questo è umano e tipico del nostro mondo in perenne ascesa giovanilistica.
Breakout non è un brano che segnerà l’estate 2021 per le nuove leve mascherate che cavalcano la tempesta ormonale più su internet che sotto l’ombrellone del vecchio Samperi, ma ha una dignità innegabile e soprattutto abbastanza ciccia da sfamare chi l’ormone ce l’ha nel cuore, con un riff degno di esistere e uno scambio di assoli brioso e consapevole. Kelli e Gills rappresentano una bella coppia di nonni bionici e se il rock and roll deve invecchiare, è questo lo stile che vogliamo sia insegnato ai raghezzi.
I Night Ranger invocano selle e manubri, occhiali da sole a specchio e un lungomare senza buttafuori con la pistola misura-temperatura, un mondo fatto di estati americane passate a scrutare i fanali di passaggio nella notte umidissima, ascoltando grilli e scrutando una vita da Miami in là.
Breakout è una poderosa spallata alle paure batteriche e agli utopismi vaccinali da libro Cuore che assediano le langhe generazionali odierne. Peccato che queste novelle comitive di imberbi, si rivolgeranno al capretto rinsecchito dei Måneskin come fonte di ribellione.