Come un tornado in punta di piedi.
Spesso la vita ha percorsi particolari, strade che superano totalmente i concetti prefabbricati delle tappe fondamentali da percorrere o dell’ogni cosa a suo tempo. Ci si può dunque ritrovare in studio a registrare qualcosa di nuovo e personale anche dopo gli anta, cosa che può portare dei vantaggi non indifferenti. Certo, probabilmente mancherà l’impeto adolescenziale, ma diventeranno preponderanti altri fattori ugualmente affascinanti.
Come l’eleganza. Questo è l’aggettivo che più si adatta al singolo di debutto di Maat’ – all’anagrafe Silvia Pellegri – professionista con una carriera ultradecennale alle spalle che ha deciso (finalmente) di dare libero sfogo alle sue influenze nella composizione ed esecuzione dei brani.
In The Balance troviamo un’artista matura, in grado di creare atmosfere sognanti e incisive senza mai strafare, nella tradizione del Sylvian più ispirato. Echi di trip hop si mescolano con intuizioni alla Brian Eno mentre la voce di Silvia – vero perno su cui gira il pezzo – dipinge strati di emozioni sempre più intense, in un crescendo emotivo talmente efficace da lasciare senza parole.
Anzi, una domanda sorgerebbe spontanea: perché non lo ha fatto prima? Meglio tardi che mai, comunque: perdere l’occasione di far ascoltare al pubblico (probabilmente non oceanico ma sicuramente attento ed esigente) brani con interpretazioni di questo calibro sarebbe stato un crimine imperdonabile.