Ci sono dei neozelandesi che adorano Venditti. E sanno pure il fatto loro.
Com’è possibile che questo gruppo non sia tra i conosciuti al mondo? Ecco la domanda che mi ronza in testa ogni volta che ascolto i Crowded House, ovvero da quando li ho scoperti circa venticinque anni fa (sebbene loro siano in giro da molto di più).
Ogni canzone del gruppo guidato da Neil Finn – anche la più oscura e pure la loro meno riuscita – è un perfetto quanto scintillante gioiello pop rock di alta classe. Non fa eccezione Playing with Fire, il primo estratto da Dreamers Are Waiting, il nuovo disco del gruppo – il loro primo da undici anni a questa parte – che sarà pubblicato il prossimo 4 giugno.
A questo giro, la band “kiwi” che qualcuno comunque avrà almeno sentito grazie alla cover di Antonello Venditti, alza il tiro rispetto al passato e chiama una sezione di fiati ad abbellire la sua classica, quanto perfetta e già ben rodata, ricetta. Non solo, con i nuovi innesti nella formazione – Liam Finn, il figlio di Neil, alla chitarra e il noto tastierista Mitchell Froom – la proposta si fa ancora più interessante.
Playing with Fire è un’ottima anteprima di quello che verrà, sperando che per un qualche (bellissimo) scherzo del destino, il loro nuovo album possa arrivare in cima alle classifiche italiane per far capire a un bel po’ di gente cos’è, come si fa e cosa vuole dire scrivere canzoni pop.