Punk hardcore da autodifesa.
Sopravvivere ai tempi che corrono. Anche se la Grande Mela non è più quella tough di una volta, il cosiddetto social decay è sempre un argomento alle porte di ogni discorso che possa ancora definirsi punk hardcore. D’altronde, l’epidemia di COVID non è stata di sicuro una passeggiata nemmeno da quelle parti.
Le premesse affinché Survive abbia il suo perché, quindi, ci sono tutte e in ogni caso gli Show Me the Body non sono mai stati esenti da argomentazioni valide. Il trio hardcore torna dunque ad affrontare un discorso esplosivo fatto di autoconsapevolezza e ridefinizione personale. Non ultima, quella della forma fisica. E non ultimo, ancora una volta, un certo retaggio sonoro tanto punk sbarazzino quanto memore di certo sludge metal più rumoroso.
Cashwan Pratt è un personaggio mica male: in questo brano firma sia il testo che il video stesso, fornendo una visione performante di allenamenti fisici Rocky-style e lezioni di autodifesa personale. «I never cry watching pigs die» è l’incipit del pezzo che dà il titolo al nuovo EP della formazione americana – seguito di quel Dog Whistle del 2019 – e basterebbe questo per testimoniare come da queste parti non si abbia intenzione di lasciarsi andare a troppi giri di parole.
Durante la pandemia, la band ha stabilito un quartier generale per la propria comunità CORPUS, spiegando: «Con il nostro team, abbiamo fondato la CORPUS Family, un ramo del CORPUS focalizzato su iniziative comunitarie, il Burning World Book Club, una raccolta di vestiti e una residenza in studio. Stiamo preparando iniziative di autodifesa CORPUS e jam session aperte non appena la sicurezza lo consentirà». Nessuno si sarebbe aspettato che il mondo potesse finire in uno stato di tale debolezza. Ancora una volta, però, l’hardcore East Coast sembra offrire sia muscoli che soluzioni pratiche.