Come se i Primal Scream fossero spuntati a Seattle nel pieno dell’esplosione grunge.
Tutto parte dal tour di reunion dei Gaslight Anthem di tre anni fa, una breve serie di concerti dove il gruppo ha celebrato i dieci anni di The ‘59 Sound, il loro miglior disco nonché quello più conosciuto della loro discografia.
Definitivamente messe da parte le grandi aspettative che i quattro avevano sul loro futuro – anche giustificate, visto che un giorno saliva sul loro palco Bruce Springsteen e quello dopo Eddie Vedder – la band aveva suonato una manciata di date in giro per il mondo, senza convincere praticamente nessuno.
Concluso il live celebrativo, i due Alex della formazione – Rosamilia e Levine – hanno comunque voluto provare a continuare. Forte dell’amicizia con il tecnico delle chitarre dei My Chemical Romance – che ha suggerito loro di chiamare Jed Winokur –, dopo l’innesto del batterista Trevor Reddell, il nuovo gruppo ha continuato a scrivere nuove canzoni, non prima di aver trovato un nome: Forgivers.
Ed eccoci arrivati al tempo presente e alla pubblicazione del primo singolo, Some Future, che si discosta parecchio dal suono dei Gaslight Anthem per avvicinarsi a quello che i Primal Scream avrebbero potuto suonare se fossero nati a Seattle nei primi anni Novanta. Certo non è un pezzo che fa gridare al miracolo, ma di sicuro un buon biglietto da visita per il futuro della formazione. Qualunque esso sia, appunto.