Tornare a bussare sommessi alle porte di casa.
Che piacere sentire di nuovo le note di un gruppo come i Teenage Funclub, e proprio in un momento in cui, probabilmente, riscoprire la semplicità di certi pezzi e certi giri di chitarra e tastiera così solo apparentemente scontati assume un nuovo significato.
L’alternative rock band di Glasgow ha da poco compiuto trent’anni di attività e di certo sa cosa vuol dire scrivere belle canzoni. Il nuovo Endless Arcade, pare voglia proiettarci già nell’anno che viene (e infatti uscirà a marzo 2021), pronto a illuminarci di nuovo con ballad dal retrogusto già sentito e un po’ impolverato, eppure ancora straordinariamente familiari, come il tepore di un caminetto nell’inverno della vecchia casa in montagna.
Senza il fondatore Gerald Love, “la più americana delle band inglesi” (come spesso è stata fortunosamente definita) sembra conciliarsi con i tempi che corrono e con la loro storia, ricordando il buon il vecchio rumore che tanto affascinò Cobain, condito di opportune peregrinazioni psych e del più mansueto dei songwriting, che sa di sale e scogliere scozzesi.
Proprio il Leith Theatre di Edimburgo fa da sfondo al video di questa docile e meditabonda ballata. «I sometimes wonder if I’ll ever be home again / I just don’t know when I’ll open that door again». Intanto noi, proprio lì, alle porte del nuovo anno, attendiamo. Con grandi speranze e vecchi, indelebili ricordi.