Lo-fi hip hop da Londra: flow calmo ma molto tecnico e produzione croccantissima.
Ventitré anni da Londra, Lord Apex è tra i nomi più interessanti del panorama hip hop britannico, ma anche tra i meno conosciuti, almeno in relazione quanto è bravo. Il ragazzo è super prolifico e – nonostante l’età non proprio da veterano – ha già rilasciato un sacco di lavori tra EP, album, mixtape e quant’altro, tutti rintracciabili sulla sua pagina Bandcamp (un’autentica miniera d’oro in cui perdersi).
Gli ultimi due eventi notevoli in ordine di tempo sono stati un’ospitata sul canale YouTube Colors, dove Apex ha portato live Vintage Garms dal suo mixtaper Smoke Sessions, Vol. 2 (titolo quantomai calzante), e la pubblicazione di un nuovo disco a inizio settembre 2020. Supply & Demand, titolo da manualetto di economia politica e scaletta estremamente compatta (11 tracce tutte sotto i 4 minuti di durata), un agile compendio di tutto quello che di bello il ragazzo ha da offrire.
Parliamo di un lo-fi hip hop veramente croccante, dove produzione e scrittura sono entrambe molto molto buone. Ci muoviamo tra basi molto vintage, che sguazzano in un jazz da library music, spesso a cavallo di malinconici tandem di piano e sax (Level up) oppure abbarbicati su fumose spirali di synth (UK Shit). Il flow resta calmo e posato eppure tecnicamente eccelso: Apex non alza mai la voce ma incastra con grande sapienza, nascondendo i virtuosismi sotto una coltre di THC. Insomma, stile a palate ma senza mai tirarsela quanto potrebbe.