Festini psichedelici acid house, surf e garage rock.
Immaginate un house party con tanto alcool e tanta droga psichedelica. Aggiungeteci un retaggio garage rock che esce da qualche stanza sotto forma di fumo spiritico. Facile, no? Se non per memoria personale almeno per immaginario post-collegiale. Se vi dovesse servire qualche ulteriore aiuto per visualizzare il tutto (date le condizioni descritte lo escludiamo, ma non si sa mai!) metteteci le immagini di John Angus Stewart.
Ecco (ehm) “fatta” Intrasport, la nuova divagazione acid house dei trip rocker di Melbourne, vera e propria inondazione di novità per un sound e una discografia che continua imperterrita a riprodursi copiosa. Sintomo che nel Gizzverse (l’universo narrativo della band) c’è ancora molto da raccontare.
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K.G. è infatti il sedicesimo album dei King Gizzard & the Lizard Wizard a dieci anni dalla formazione e a otto dal primo disco. La matematica è abbastanza semplice: stiamo parlando di due album all’anno, senza contare demo-release e materiale di ogni sorta reso disponibile online secondo la formula pay what you want. Modello di business che, a quanto pare, ha posto le basi per il successo della band.
Per rimanere in tema di entrate e uscite, è praticamente certo che il budget del video sia stato speso quasi unicamente in erba. Non che ci sia niente di male, anzi. D’altronde, prima di diventare tutti robot, siamo ancora un po’ umani. E l’approccio loose & chilled di gente come Stu Mackenzie è quello che continua a piacerci.