Vecchi eroi alla glicerina per omaggiare grandi eroi ancora più vecchi.
Vuoi per la colpa di essere inglesi e non di Seattle, vuoi per altri insondabili motivi, i Bush – che non erano affatto male – ce li siamo scordati un po’ tutti. Al massimo qualcuno si ricorda Glycerine, una specie di canzone-spugna che aveva assorbito gli anni ‘90 e tutta la loro scaciatezza grunge, erede di quell’eterna ambiguità tra relazioni sentimentali ossessive e droga che è un po’ il midollo dei testi rock (oltre ad aver più tardi ispirato una notevole parodia interpretata da Homer Simpson).
2020, primo inverno dopo l’inizio della pandemia: esce una cover di Heroes di Bowie, in cui Mike Garson, storico pianista di Bowie stesso, sceglie proprio Gavin Rossdale, frontman dei Bush, per fare squadra e omaggiare il Duca Bianco. Fare squadra a distanza, s’intende: a giudicare dal video, i due hanno lavorato in piena quarantena. Rossdale si muove piacionico sul bagnasciuga di una spiaggia, mentre Garson se ne sta a casa sua. L’unione è solo sonora, ed è insinuante, si fa strada con molta pacatezza attraverso il ricordo non solo dell’incredibile pezzo originale, ma pure delle tante cover illustri (David Byrne, Depeche Mode, Peter Gabriel – l’ultima forse la più intensa e riuscita).
↦ Leggi anche:
Sophia Anne Caruso: No Plan
Duran Duran: Five Years
Il tributo dei due dribbla i confronti. Il piano è rarefatto e discreto, la voce di Rossdale più pulita e lineare di quando era un graffiante eroe del grunge, e ci si respira una rassegnazione dolorosa, ma pure un qualche senso di pace. Da ascoltare piacevolmente, giusto per commuoversi un po’, risvegliare e rivivere ricordi, perché qualche eroe da non scordare – magari eroe solo per noi – alla fine ce l’abbiamo tutti.