La febbre del sabato sera contagia anche i diversamente giovani.
C’è un fil rouge che collega il sabato sera cantato da Jack Antonoff nel suo nuovo singolo con quello narrato da Springsteen a fine Ottanta in Tougher than the Rest, inserita in quel sottovalutato gioiello synth-pop-rock che è Tunnel of Love.
Quello che lega i saturday nights cantati dai due personaggi sopra è la f…ortuna di essere entrambi nati nel New Jersey e di aver vissuto esperienze tutto sommato simili (leggi: portare fuori una tipa con un unico, ben preciso obiettivo).
Proprio da queste premesse così strambe nasce la collaborazione tra due personaggi che non hanno nulla in comune, New Jersey a parte.
Jack Antonoff è un talentuoso super nerd che prima ha cantato nei sottovalutati Steel Train e poi si è unito, come chitarrista, ai fun. – formazione non troppo conosciuta dalle nostre parti, ma con all’attivo alcune riuscite hit come We Are Young e Some Nights. Dal 2014 in poi, Jack ha voluto far tutto da solo e ha fondato i Bleachers, la sua creatura, e ha pubblicato due dischi (e un MTV Unplugged da urlo) che, grazie a canzoni che sarebbero potute essere le perfette colonne sonore dei film diretti dal grande John Hughes tra il 1984 e il 1986, ha scalato le classifiche ed è stato incensato da buona parte della critica.
Poi c’è il Boss, ovvero il (non più) giovane rocker per eccellenza del rock a stelle e strisce recentemente tornato sulle scene con Letter to You, il suo ventesimo album che tra tanta nostalgia e alcuni pezzi davvero notevoli è riuscito a convincere praticamente tutti.
L’incontro tra Jack e Bruce avrebbe potuto risolversi come il più classico dei WTF (e a dir la verità, quanto meno al primo play…) ma vuoi per la contagiosità del brano, vuoi per il suo carattere sbarazzino e solare, fa centro e diventa una delle canzoni assolutamente da non perdere di questo 2020. Dopotutto, il sabato sera è sempre dietro l’angolo.