Se questa è la Generation Z, crescerà in fretta.
Avere quindici anni nel 2020 significa seguire le lezioni in didattica a distanza, vedere poco o nulla i propri amici e stare attaccati alla nuova PlayStation.
Jack West, un quindicenne diverso da tanti altri, è invece un’artista emergente che – con questa pandemia in atto – non si è accomodato nel soggiorno dei genitori a sfondarsi di videogiochi e Coca Cola. No, lui è andato in un iconico studio di Seattle (il Laundry Room) e ha inciso una potente ballata elettroacustica che avrebbe scalato le classifiche a fianco dei vari Silverchair e Ash se fosse stata pubblicata a metà anni Novanta. Peccato che gli anni Novanta siano passati da un po’.
Missing out – che arriva a circa un anno di distanza dal suo convincente debutto – si avvale di due personaggi molto noti di Seattle. Mike McCready suona la chitarra sul pezzo (a tratti ricordando persino David Gilmour dei Pink Floyd) mentre Barrett Jones (storico produttore e proprietario appunto del Laundry Room Studio) ha scritto con West parte del testo e ha registrato il tutto.
Se – ancora minorenne – scrive canzoni così, è lecito aspettarsi un futuro più che roseo per questo biondo ragazzo di Rochester.