Non fatevi fregare: qui il blues è un false friend.
Avete passato l’estate ad ascoltare quel piccolo grande capolavoro di A Hero’s Death dei Fontaines D.C.? Negli ultimi giorni avete fatto girare Ultra Mono degli IDLES sulla vostra amata piastra come se non ci fosse un domani?
Allora i Sapphire Blues – che appunto non fanno blues manco per il cazzo – potrebbero ben presto diventare la vostra nuova ossessione.
Arrivati al terzo singolo in poco meno di un anno, a questo giro il gruppo di Bristol centra il bersaglio senza se e senza ma. Se da un lato – tra ritmiche graffianti e un testo piuttosto politico – il gruppo colpisce diretto come nel passato, dall’altro stupisce – con inaspettati e imprevedibili cambi di ritmo – tanto quanto erano capaci di fare i Dead Kennedys ormai quarant’anni fa.
Seguiteli, perché oltre a diventare un possibile vostro nuovo chiodo fisso, potrebbero essere la prossima next big thing d’oltremanica.