Le prime nevicate, fredde e soffici come le nuove promesse dell’alt-rock inglese.
I più attenti non si saranno certo fatti sfuggire il nome di questi nuovi arrivati nella scena indie-rock d’oItremanica e già un po’ di mesi si staranno degustando, con tanto di odore di salsedine nordica, il loro esordio. D’altra parte già All Broken Down, a suo tempo, non era passata inosservato alle attente orecchie dei post-punkers, oggi alle prese con i nuovi idoli Idles e Fontaines D.C. di turno.
In questo nuovo singolo degli October Drift, Like the Snow We Fall – minimale ballata rock da accendino e volume aumentato di qualche tacca sulla radio per l’occasione – i ragazzi se la giocano fino in fondo, rivestendo il tutto di una reminiscenza grunge (che sul disco è comunque più palpabile) e di una dose di canonicità piuttosto ovvia, ma al tempo stesso capace di intrigare.
La voce di Kiran Roy è uno dei punti di forza della band del Somerset: calda e avvincente, senza peccare – né vantarsi – di nessuna particolarità specifica, ma comunque in grado di risultare “vera”. Il testo, di una liricità semplice ma onesta, si adatta perfettamente all’atmosfera, a partire dalla similitudine del titolo. «I sailed the seas to get here / I fought disease to reach your shores / Would have given an arm to get near / Only to find a closing door / Follow your heart they instruct / Where would you start the construct here / What is the code of conduct / Is there a code to disappear?»
Forever Whatever, uscito nei primissimi giorni del 2020, è il disco di debutto di questa formazione che comunque è attiva nella produzione di singoli dal 2015 e che già in molti avranno avuto modo di vedere di spalla agli Editors o in qualche festival, quando ancora si potevano organizzare i festival.