Come se Burial fosse donna, di colore e avesse deciso di fare dell’hip hop agitatissimo.
Ventisette anni, da South London, Flohio è senza mezzi termini tra i nomi più interessanti del rap inglese ora, e la sensazione è che potrà esserlo anche per diversi anni a questa parte. La ragazza, di origini nigeriane, è cresciuta tra Fela Kuti e centri sociali, ma è con l’hip hop che il suo amore per la musica è sbocciato definitivamente.
A parte un primo EP (Nowhere Near) discreto ma non indimenticabile, il suo nome inizia a circondarsi di un consistente hype grazie alle collaborazioni con il duo di producer God Colony. In particolare la banger Se16 diventa una hit assoluta: su un tappeto sonoro che sembra pensato per una delle prime produzioni di Novelist si staglia il rap di Flohio, che raggiunge vertici qualitativi accarezzabili da pochi.
In seguito, in tandem con HLMNSRA, licenzia una serie di singoli eccellenti, tra cui spicca 10 More Rounds, che le regala la vittoria agli UK Music Video Awards. Poi è la volta dell’EP Wild Yout, che incupisce ulteriormente le atmosfere: retaggi UK garage, post-dubstep, post-rave, post tutto insomma. Immaginiamo di imbottire Burial di anfetamine e lasciarlo in un capannone abbandonato dei suoi.
Ora, dopo altri pezzi notevoli e una collaborazione addirittura con Clams Casino (Pounce), è il turno di Unveiled, ennesima hit che anticipa un omonimo mixtape previsto per il 27 novembre. Attendiamo impazienti.