Gioite nel deprimervi: il nulla è di nuovo alle porte.
«Stumble inexorably / Into deafening litany / Are you asking me / Or telling me? / A mourning glory story».
Buone notizie: è tornato il tempo di buttarsi giù! Interamente registrata in quarantena, la roba nuova dei Nothing si dibatte nei temi dell’apatia, dell’isolamento e della solitudine. Vai così!
Say Less riporta alla ribalta un certo shoegaze scuola My Bloody Valentine che fatica a stancare. Soprattutto se non si pretende un suono “diverso”, ma solo (mica poco) che “funzioni”. Se poi il pezzo è pure bello allora è tutta manna dal cielo.
E in questo caso è proprio così. I riverberi sono a cannone, la malinconia è alle stelle e i colori sono sempre quelli tetri del tramonto industriale, nella cui coltre fumosa – come sotto un caldo plaid – assopirsi tiepidamente.
“Nicky” Palermo lo sa bene e il suo passato parla per lui, soprattutto quello che si muove nei territori hardcore-punk risalenti in cui andavano di moda i Jacob Bannon di turno, oltre che quelli della galera e della redenzione spirituale.
The Great Dismal sarà il quinto disco della formazione di Filadelfia, in uscita il prossimo 30 ottobre per Relapse. Dice Palermo: «The Great Dismal si riferisce a una palude, una trappola brillante in cui la sopravvivenza è personalizzata per tutti suoi abitanti. La natura del suo ambiente, bellissimo ma impegnativo, e le sue dure condizioni non possono mai essere veramente scosse o dimenticate troppo facilmente». Qualunque cosa voglia dire, lo attendiamo con ansia.