Il sollievo del reinventarsi rimanendo fedeli a se stessi.
Un vecchio proverbio diceva che è meglio preferire la qualità alla quantità. Evidentemente Justin Broadrick non ama i detti popolari, data la sua inarrestabile prolificità che mantiene sempre un livello altissimo nei vari progetti, sia personali sia collaborativi.
A due anni di distanza dall’EP natalizio (fa sorridere eh? Provate ad ascoltarlo…) torna con i suoi Jesu e, seppur rimanendo fedele al suono di base, non smette di stupire lasciando a bocca aperta.
La dilatata e a tratti eterea Because of You è una commistione di drone-industrial con ambient glaciale, dove troviamo tracce dei suoi Pale Sketcher nelle stratificazioni più siderali ed echi dei Godflesh più riflessivi nelle scelte melodiche del cantato. Il risultato è un post-shoegaze che raggiunge punte eccelse e fa impallidire gli hipster risvoltinati con il badge da influencer sulle pagine indie di Facebook.
Non serve apparire quando si è. Broadrick si conferma come uno degli artisti fondamentali degli ultimi 35 anni, di quelli che andranno studiati nei saggi sulla musica tanto è l’apporto che ha dato a svariati sottogeneri mantenendo sempre e comunque i suoi peculiari tratti distintivi.
In un’epoca dove siamo sommersi di novità quotidiane, avere la certezza di non perdere tempo ascoltando la nuova uscita di qualcuno è un sollievo che rende il piacere della musica ancora uno dei motivi che danno senso all’esistenza.