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The Black Tones: Where Do We Go Now
Noi siamo davvero fratelli

The Black Tones
Where Do We Go Now

Due come gli White Stripes, ma ancora più dotati.

Se state ancora cercando qualcuno in grado di colmare il vuoto lasciato anni fa da Jack e Meg White, i Black Tones potrebbero fare proprio al caso vostro.

Sono un due pure loro, anche se in questo caso a cantare è la dotatissima Eva Walker (che si occupa pure delle chitarre), mentre alla batteria c’è suo fratello, Cedric, che suona con una ruvidezza pari a quella di quel buontempone di Dave Grohl.

Dopo anni di gavetta, hanno debuttato l’anno scorso con l’ottimo Cobain & Cornbread. Ora, a distanza di pochi mesi, tornano in pista con un doppio singolo che se da un lato smussa parzialmente la grinta degli esordi, dall’altro riesce a far ben capire quanto si stiano evolvendo sia a livello di soluzioni musicali che di songwriting.

Where Do We Go Now fa proprio il linguaggio del blues più sporco e lo innesta su certo nervosismo tipico della scuola post-core mentre The Devil and His Grandmother – il suo lato B – prende in prestito ritmiche alla Queens of the Stone Age inzuppandole in sonorità garage che andavano forti a Seattle (la loro città per altro) una sessantina di anni fa circa.

I Black Tones non cambieranno di certo il volto del rock and roll, perché loro pensano solo a suonarlo. Il fatto è che gli riesce anche parecchio bene.

The Black Tones 

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