Folk a tinte scure per palati fini.
Niente paura. Non c’è nessuna cover degli U2. Anche se da un personaggio come Jérôme Reuter – alias Rome – non si sa mai cosa aspettarsi fino in fondo. E invece il Maynard James Keenan lussemburghese veste questa volta i suoi canonici panni dark-folk in un sette pollici di anticipazione al nuovo disco The Lone Furrow.
Nel pezzo in anteprima, Ächtung, Baby! ci si ritrova ad avere a che fare con Alan Averill – a.k.a. A.A. Nemtheanga, frontman dei Primordial – che, dopo le collaborazioni con Nergal, prosegue quindi in una ulteriore tonalità da altra-faccia-della-medaglia-metallara, che ormai sembra essersi impossessata di tutti gli spazi al di là della main band.
Come infatti abbiamo visto per il leader dei Behemoth o per il chitarrista dei Tribulation Jonathan Hultèn, ultimamemente i rocker estremi sembrano vivere una fascinazione sempre più intensa per una certa introspezione, fatta di suoni più morbidi e forse figlia di un cambiamento generazionale (o meglio anagrafico) tutt’ora in atto, che li ha riportati a scoprire i toni più cupi e acustici di un certo Nick Cave, piuttosto che le cassette di un gruppo cult black metal uscito da una cantina di Malmö.
Le due voci – Rome e Primordial (sembra fatto apposta) – si integrano alla perfezione in un brano di sicuro effetto neofolk, capace nei suoi quattro minuti di far venire l’acquolina in bocca per quello che sarà il nuovo lavoro di Reuter, ancora una volta dimostratosi personaggio di uno spessore qualitativo che si è mantenuto completamente intatto per tutti questi quindici anni.