Quando la febbre sale è bene chiudersi in garage e incidere una nuova canzone.
Lo scorso anno Reignwolf ha pubblicato il suo atteso e più volte rimandato album d’esordio, l’eccezionale Hear Me Out. Dopo qualche mese di date suonate in supporto al disco, proprio sul più bello, Jordan Cook (il capobranco della formazione) ha dovuto sospendere ogni sua futura attività dal vivo a causa della diffusione del COVID-19.
Ma cosa succede se un vero e proprio animale da palco come Jordan si ritrova da un giorno all’altro a dover stare in casa 24 ore su 24? Semplice. Prende tutti gli strumenti, si rifugia nel proprio garage e incide un nuovo pezzo, con l’impeto dei suoi furiosi concerti, ma senza un pubblico davanti a lui pronto a farsi contagiare come normalmente accade.
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Cabin Fever è proprio questo. Una nuova canzone di Reignwolf suonata con la forza e l’irruenza dei suoi memorabili spettacoli dal vivo. Una traccia feroce e aggressiva che ci parla di questo periodo nel quale ci sentiamo come i protagonisti dell’esordio cinematografico di Eli Roth, il fedele amico di Quentin Tarantino. Come si chiamava quel film? Cabin Fever. Ecco che tutto quadra.