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Una volta alla settimana compiliamo una playlist di tracce che (secondo noi) vale davvero la pena sentire, scelte tra tutte le novità in uscita.

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A volte è necessario approfondire. Per capire da dove arriva la musica di oggi, e ipotizzare dove andrà. Per scoprire classici lasciati indietro, per vedere cosa c’è dietro fenomeni popolarissimi o che nessuno ha mai calcolato più di tanto. Queste sono le storie di HVSR.

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Coriky: Clean Kill
Altro che concertini in una stanza

Fuga(zi) dal passato.

Nostalgia canaglia è uno dei brani simbolo della musica nazionalpopolare italiana. Con un testo banale ai limiti del raccapriccio e una melodia riciclata da uno spot televisivo, è riuscita a entrare nelle teste degli italiani al punto tale da diventare suo malgrado un modo di dire. «Nostalgia, nostalgia canaglia / Che ti prende proprio quando non vuoi / Ti ritrovi con un cuore di paglia / E un incendio che non spegni mai…».

Bene. Quel cuore di paglia ce l’hanno tutti gli orfani dei Fugazi, una delle formazioni indie più influenti del secolo scorso. Il quantitativo di persone che bramano una loro reunion è paragonabile, con le dovute proporzioni, a quelli che si chiedono ossessivamente se e quando i Pink Floyd o i Led Zeppelin faranno mai di nuovo qualcosa insieme. L’incendio che non spegni mai è quella cosa che fa battere il cuore a ogni minimo cenno in questo senso, roba da TSO.

Comprensibile quindi che l’idea che la cosa potesse avvenire anche solo a metà – Ian MacKaye e Joe Lally, accompagnati da Amy Farina (The Warmers, The Evens) – ha infiammato gli animi degli appassionati sin dalle prime avvisaglie mediatiche del 2018. Ma vale la pena essere così su di giri? Assolutamente sì.

Clean Kill si presenta come una semi ballata pop in bilico tra il folk e l’indie, ma con un piglio HC di fondo che era il tratto caratteristico della band al suo apice e un’apertura melodicamente asciutta tipica degli Evens di cui sopra (che guarda caso vedevano affiancato ad Amy proprio MacKaye), con un testo semi noir cantato in modo scanzonato. Un brano di qualità eccelsa che fa capire quanto a volte i moniker siano semplici specchietti per le allodole: se a qualcuno mancavano i Fugazi solo per ciò che erano, amen. Ma se altri sentivano la necessità di nuova musica eccellente partorita da chi quella band la viveva nel sangue, ecco qui il rimedio, per placare in maniera definitiva la nostalgia canaglia che è dentro di noi.

Il passato è passato, ma il presente è d’oro e il futuro zeppo di musica di cui innamorarsi di nuovo.

Coriky 

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