Roger McGuinn ha inventato quel suono, Peter Buck l’ha fatto conoscere al mondo, loro lo portano oltre la definizione del genere.
Quando esordirono una decina d’anni fa, la stampa li accostò ad altre realtà emergenti come Fleet Foxes e Local Natives. Niente di più sbagliato.
Con qualche capello bianco in più e dopo aver almeno per un momento archiviato le chitarre jingle-jangle che da sempre hanno furoreggiato nelle loro canzoni, tornano i Real Estate con un singolo che farà la felicità di chi in squisite canzoni pop vuol trovare qualcosa in più di semplice musica d’intrattenimento.
Paper Cup, primo estratto da The Main Thing, il quinto lavoro in studio della band, è una splendida canzone di pop psichedelico che convince e che riesce nei suoi quattro minuti di durata a far capire in maniera chiara e semplice quanto il gruppo si stia sempre più evolvendo, canzone dopo canzone, album dopo album.
Sia chiaro, in altri pezzi del disco tornano fuori (e pure per bene) le influenze primarie dei Real Estate – dai Byrds ai R.E.M. – ma è bello, anche se solo per un momento, vederli spinfersi verso lidi diversi dal solito, sicuro punto di svolta per il futuro prossimo dei “ragazzi” del New Jersey.