Vent’anni senza scendere a compromessi.
Mediamente in vent’anni di attività una band indipendente italiana o ha raggiunto il successo (effimero o duraturo) o, perlomeno, dopo un periodo intransigente ci ha provato, svendendosi al miglior offerente. Pochi sono i casi in cui, fregandosene di tutto, i suoni nell’arco di quattro lustri si sono addirittura inaspriti risultando paradossalmente meno orecchiabili rispetto agli esordi. Eppure la band ravennate degli OvO è qui a dimostrarcelo.
Per il nuovo Miasma, Bruno Dorella e Stefania Pedretti anche stavolta si sono avvalsi della collaborazione di amici come Eraldo Bernocchi (Sigillum S, Blackwood) Paolo Bandera (Sigillum S, Sshe Retina Stimulants) Ripit, A034 e Matteo Vallicelli dei Soft Moon che hanno messo a disposizione dei sample che sono stati poi smembrati e riassemblati per dare forma e carattere ai pezzi suonati dal duo.
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Queer Fight è un inno dissonante e magmatico alla libertà di espressione, o per usare parole loro «una personale ode alla rabbia positiva». Quell’essere contro i dettami imposti da una società che non è solo una posa ma è un vero e proprio stile di vita che li vede da sempre on the road sui palchi di mezzo mondo senza concessioni alcune allo showbiz “che conta”.
Un brano così sottolinea come il motore propulsore della creatività in casa OvO sia ben lontano dall’essere a fine corsa: vivi ed efficaci oggi più di ieri, continuano a dipingere schizzi di vita sulle vetrine artificialmente scintillanti delle città ormai morte del mondo moderno. Buon compleanno, cento di questi giorni.