Istruzioni per evitare la bocciofila, ovvero sorprese inaspettate da due vivaci vecchietti.
Volendo fare del facile sarcasmo, si potrebbe dire che il signor. Feat è colui il quale ha pubblicato più brani negli ultimi anni. Ovunque ci si giri è un proliferare di collaborazioni e comparsate, alcune ben riuscite e altre buone solo per far numero nelle varie discografie, creando specchietti per le allodole che attirino fan di questo o quell’artista in modo da andare a ingrassare i diritti d’autore.
Ci si potrebbe dunque chiedere cosa penseranno i fan dei Depeche Mode e degli Screaming Trees di questa collaborazione, dato che, nonostante i personaggi coinvolti, paradossalmente qui non c’è traccia né degli uni né degli altri.
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Goldfrapp (feat. Dave Gahan): Ocean
Merito o colpa del Deus ex machina del progetto Humanist – il produttore Rob Marshall – che ha messo insieme la voce calda e unica di Dave Gahan e il songwriting mai banale di Mark Lanegan, tirandone fuori qualcosa di inaspettato.
Un matrimonio inedito o quasi tra U2, Slowdive e Muse per un brano arioso, epico e sognante, lontanissimo dalle sonorità peculiari delle band d’origine eppure ugualmente efficace, che alla parsimonia di originalità contrappone tonnellate di professionalità e buon gusto nel saper dosare gli ingredienti giusti per un pezzo irresistibile nel suo essere radiofonicamente pop.
Per alcuni probabilmente un abominio. Per altri una piacevole sorpresa.