Una voce incredibile e un sorriso contagioso per invitare tutti quelli che cercano di farcela a non smettere mai di lottare.
Alicia Keys è più forte della sua stessa voce.
A neppure quarant’anni ha vissuto dieci vite e in nessuna di queste ha mai venduto un’oncia di se stessa e della sua attitudine prona a un soul “conscious” che, seppur lanciato dalla stessa piattaforma dorata di Clive Davis, l’ha vista reggere – a differenza dell’altra grande pupilla del produttore (Whitney Houston) – la giungla piena di insidie del music-business.
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Come? Ritrovando le sue radici tra le streets of New York dove è nata (da madre italiana e padre giamaicano) e immergendosi nel vibe delle sue origini. Alicia, anche quando ha avuto il mondo ai suoi piedi, non si è mai scordata della sua umile provenienza, con la quale ha sempre cercato di ricongiungersi, facendo virare anche la sua musica da un R&B classico a un altro più streetstyle, imbevuto di un flow che le avrebbe coagulato intorno alcuni dei migliori rapper della sua generazione.
A un certo punto ha deciso anche di abbandonare trucco e parrucco e di apparire acqua e sapone sulle copertine delle più patinate riviste del globo, come statement contro quella cultura sessista che vuole le donne come delle bambole sexy e compiacenti.
Questo brano, tratto dal suo prossimo album A.L.I.C.I.A., è una frizzante e colorata ballata pop che omaggia chi cerca di farcela e invita a non mollare. Nella terra che dovrebbe garantire la equality of opportunity ma non la equality of results, la Keys, con la sua ritmica solare, sprona gli underdog a credere in se stessi seguendo il proprio cuore, restando coerenti e perseveranti.
In fondo, se è valso per lei, perché non dovrebbe valere per gli altri?