Il ritorno di un artista che rinnova la sua fama di nudo, inarrivabile talento.
Mi sorprende sempre come alcuni brani arrivino a toccare certi sentimenti umani e certe emozioni sin dal primo ascolto, dando immediatamente lo spessore della loro composizione e lasciando sbrodolare nelle nostre orecchie direttamente il loro significato, senza alcun filtro.
È questo il caso di un pezzo che nasce per celebrare e consegnare a tutti i sentimenti di un padre che quest’anno ha perso una figlia suicida, un padre che non solo è uno dei talenti più grandi che la Gran Bretagna ci abbia mai regalato ma anche uno dei musicisti più sensibili e sfortunati in circolazione.
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Interpretata dalla voce della sua corista, Marta Złakowska, Makes me wonder è una canzone che rende vulnerabili, malinconici, lontani. Ha il gusto della musica di frontiera, i ricordi di un mondo che non esiste più e resta sospeso nei sogni, impalpabile, mai più reale.
Una traccia che fa parte di una raccolta di soli artisti emergenti, Test of Time, ideata e realizzata dallo stesso Tricky per la sua etichetta, la False Idols, quasi in concomitanza con la sua autobiografia, Hell Is Round the Corner, pubblicata il 31 ottobre scorso.
Per chi conserva il suo ricordo da quei meravigliosi anni Novanta è un’occasione unica per rinnovare la sua conoscenza, mentre per tutti gli altri è il giusto regalo da farsi per entrare in contatto con una realtà musicale come non ne esistono più da decenni.