Rock quanto basta, southern che più non si può.
«Ho sempre ribadito che tutti i nostri dischi sono politici, ma ho anche specificato che la politica è personale. Detto ciò, questo album è particolarmente personale». Così esordisce Patterson Hood, uno dei co-fondatori dei Drive-by Truckers, in merito all’uscita imminente del nuovo The Unraveling il 31 gennaio 2020.
Se il precedente American Band (non male davvero) prendeva posizione sulle tematiche del declino dell’America, questo nuovo lavoro – a tre anni di distanza – sembra delinarsi ancora di più sulle coordinate di un «even more fucked-up state of affairs», per usare di nuovo le loro parole. In termini di suoni, siamo sempre dalle parti di un certo southern rock più diretto e godereccio, valido erede – secondo molti – di quello dei Lynyrd Skynyrd.
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E in effetti il nuovo singolo Armageddon’s Back in Town è esattamente il pezzo che il rock americano di questo tipo richiede: efficace, standard e diretto. Poche caratteristiche, ma quelle giuste. E sì, c’è ancora Tom Petty che risuona in giro.
Naturalmente non siamo – ahinoi – ai fasti dei mitici The Dirty South, Southern Rock Opera, o anche di Decoration Day, ma c’è da dire che da una band come questa ci si aspetta innanzitutto di assaporare buona musica. Senza necessità di grandi comparazioni. Alabama, Georgia: poco importa. Il verbo del r’n’r è sempre nei paraggi.