Chiamatelo hip-pop: sembra rap, ma non fa male a nessuno.
Lo ammettiamo subito: se Panini di Lil Nas X è la canzone consigliata del giorno, al 50% il motivo è perché sicuramente dalle nostre parti fa riderissimo il fatto che un rapper rimasto 19 settimane consecutive in cima alla Billboard Hot 100 intitoli così un pezzo.
In realtà, Panini ci offre anche un ottimo esempio di “hip-pop”, facendoci notare la versatilità ormai totalmente mainstream di un genere nato controcorrente e che oggi viene adattato a qualsiasi base ritmica. Inutile girarci intorno: questa è una canzone pop fatta e finita, orecchiabile fin da subito, presentata da un artista che si identifica nella scena rap, ma che scrive brani che non danno fastidio a nessuno. C’è un po’ di autotune utilizzato con garbo, ma è un ulteriore segno dei tempi, un mezzo utile ad aiutare chi ha il dono di riuscire a parlare veloce e la capacità di chiudere qualche rima senza necessariamente saper cantare.
Ma possiamo anche fare i seri e parlare della musica: il testo racconta la rabbia dei fan della prima ora, quelli che voltano le spalle a un musicista quando ha successo. Ne avevano già discusso ampiamente i Nirvana con In Bloom, e forse ascoltando entrambi i brani noterete leggerissime somiglianze nel ritornello: Nas garantisce che non è un plagio e la figlia di Kurt Cobain è felice così.
Come tutto questo si inserisca nel video, che parla di tutt’altro (un futuro distopico nel quale i banner pubblicitari sono antropomorfi e ti inseguono ovunque), rimane un mistero. Però è bellissimo da vedere e piacevole da ascoltare.