La quota “italiana” dei Kasabian ci fa vedere di che pasta è fatta.
L’acronimo sta per “Sergio Lorenzo Pizzorno”, noto per essere il barbuto, puccissimo e “genovese” cantante, chitarrista ecc. dei Kasabian.
(arginiamo subito la vostra ansia: i Kasabian non sono morti; si sono presi solo un periodo di riposo, niente di grave)
Pizzorno si è divertito parecchio nelle vesti del solista, si direbbe. L’album si intitola appunto The S.L.P., uscirà ad agosto e, presumibilmente, metterà sul tavolo una varietà d’intenzioni molto interessante.
La titletrack è il più recente singolo; dopo un primo ascolto suona solo come l’inno di tutti i chiringuiti del mondo, ma è molto più di questo. Il giro di pianoforte, che era un elemento fisso della classic house, si fonde perfettamente con quella leggerezza lisergica che solo i Tame Impala riescono a trasmettere. Per il resto, è un gustoso pezzo pop con una sua progressione intelligente e un testo un po’ indolente.
Da segnalare anche il primo singolo, Favourites, efficace collaborazione con la rapper inglese Little Simz. Un divertente ma analitico spaccato di un incontro Tinder andato a male. Esilarante il momento in cui il nostro dice: «C’è una discrepanza tra il conto e la serata qui». Classico genovese.
Nel caso ci fosse bisogno di una conferma, Sergio è un capitolo autonomo nel libro della sua band.