Nel 1994 Damon Albarn, strafighissimo cantante dei Blur, pubblica col suo gruppo un disco intitolato Parklife che segnerà inesorabilmente la vita di tutti quanti, regalando al mondo una diapositiva cruda e perfetta della Gran Bretagna post-thatcheriana e ritagliandosi un eterno angolo di firmamento musicale.
Figlio della borghesia e delle scuole private, Albarn sceglie da sempre la strada della dissidenza intelligente, usando tutte le armi che le buone maniere e gli studi hanno messo a sua disposizione negli anni.
Non è da meno il secondo album del progetto a cui partecipa insieme a Paul Simonon (Clash), Simon Tong (Verve) e Tony Allen (gigante nigeriano tra i fondatori della Afrobeat music).
Prodotto da Tony Visconti, storico braccio destro di David Bowie, giusto per non farsi mancare niente, Merrie Land vede la luce nel novembre 2018 ed è un concept-album definito dallo stesso Albarn una “riluttante lettera d’addio all’Europa”.
Non è dunque un caso che The Truce of Twilight, già pubblicata lo scorso novembre, torni con un video inedito – girato con il solo ausilio di tre iPhone – proprio nel mese in cui la Brexit avrebbe dovuto compiere il suo giro di boa (mentre vi scrivo sembra che la situazione rimanga ancora sospesa a causa dell’ennesimo mancato accordo).
Atmosfere sognanti da carillon e ninnoli, lontane, suoni alla Kula Shaker di K e un theremin che fa da sottofondo ad un brano semi-reggae abbastanza strummeriano.
«Enjoy it while it lasts because soon it will be different» («Godetevela finché dura perché tra poco le cose cambieranno», approssimativamente) è la frase di apertura che si inserisce nella critica attraverso una calma apparente; una stanca consapevolezza che è stato fatto un brutto pastrocchio e, ora, tocca un po’ a tutti cercare di pulire.