La terza via tra Libertines e Babyshambles.
Per definire la sensazione che dà ogni volta il ritorno di Pete Doherty, utilizzeremo una metafora coniata da Carl Barât quando riformò con lui i Libertines (2015): «È come entrare in un appartamento a Parigi in cui nessuno è stato dal 1910, e trovarlo uguale».
Tre anni dopo Hamburg Demonstrations, l’adorato e dannato bohémien che fornì titoloni ai tabloid inglesi praticamente ogni giorno tra il 2004 e il 2007 pubblica un album con la sua nuova band, The Puta Madres. Ovvero, l‘“ensemble” multietnico con cui suona dal 2016 (inizialmente era della partita anche Drew McConnell, ex basso e voce nei Babyshambles, che però poi ha preferito andare in tour con Liam Gallagher).
Dei Babyshambles, in effetti, c’è molto nel singolo Who’s Been Having You Over, tanto da ricordare un poco quel Down In Albion con cui debuttarono nel 2005. Ma nel cantato si scorge anche un lieve rimando a quella Can’t Stand Me Now che fu marchio indelebile dei Libertines. In ogni caso, un singolo azzeccato in tutte le sue parti – compresa quella sempiterna tendenza di Doherty a non voler centrare neanche una nota.
C’è chi pensa che né Pete, né Carl coi rispettivi progetti solisti – Babyshambles, appunto, e Dirty Pretty Things – abbiano mai neanche lontanamente sfiorato la magia dei primi due album dei Libertines. Un parere confutabile. Ma una cosa è certa: la coppia Doherty-Barât ha funzionato meglio della coppia Doherty-(Kate) Moss.